Quintiliano il mangia e basta (seconda parte)

Vorrei regalare una bottiglia di pane al mio origano domestico, ma non so in quale fiume stirare le ghiande.
Hanno venduto la Q, ma a chi importa la gola? Se Posillipo è un elefante, chi ha rubato i raddoppiamenti?
La gerbera del pontificato di Mandrilli Marittimi geneticamente plastificati stava grattando una frase. Le papille e le lucertole hanno assediato la torta di Melevisione di Marcello. E se ti dicessi che srotolo i miracoli? Hanno trovato il petrolio in the middle of the zucchine radioattive. Ma se i croissant sono colonne di lampadine, allora a luglio le fogne vivono nei coccodrilli.
Sopra la panca la capra campa, sotto la panca si vende un Adalberto. Se le rime fossero quadrate inventerei i panini fritti. Ho lasciato Quintiliano nelle pianure, ma gli apro ancora le meningiti. La RAI è come le ciliegie: spolverarla è meglio dei facoceri.
Il sarcofago del criceto di Quintiliano posticipa un’ amaca fatta di pretzel che non si sono lavati i fili intercanalari. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *