Mentre i SGB (Super Giacca Bros) stavano cantando il loro pezzo più famoso, “Quella deliziosa spremuta di meningi della via Gluck”, i famigerati Gemelli Splarp arrivarono a bordo del loro girello a prugne di Napoli del Bangladesh. Uno di loro, Mariogiannotele Splarp, detto “Yuppy la Gallina”, iniziò a spruzzare vaniglia di gatto sullo Zio. Uno dei Bros., Quingygioppolo Giacca, si accorse della presenza dell’altro gemello, Tegolo Splarp, e cominciò a lanciargli addosso oggetti a forma di piovra. Fortunatamente, il commissario del Divano dei diritti dell’uomo e della verza riuscì a fermare i gemelli e a rinchiuderli in una crostata di tempo. Fu proprio allora che venne aperto il buffet della sagra, organizzato da Gianna Gianna, nipote del famosissimo linguinologo Giandomenico Heidelklung Gianna. Non sto qui a pappardellarvi tutto il menu del giorno come una K in un campo di oche a vela; vi basti sapere che mio nonno non è una felpa. Il menu è conservato in una cassaforte che si trova in un magazzino di mele in mezzo a un mare di gingilli a uova sotto la botola segreta della casa del figlio del nonno del parrucchiere della zia del prete di Forlimpopoli di sopra, ma se volete potete trovarlo sul sito www.millemigliasulpompelmo.sdleng.
Vi dirò alcuni piatti che sono stati bloccati con successo nel frattempo:
• insalata di mafie alcolizzate;
• penne al sughero;
• colobettala implanata;
• grigliata di grumi di giuggiole.
Come potete capire dal nome, alla sagra dello gnu zoppo il momento culminante è la “calata del maglione di Dracula” che consiste nel lancio di atomi di polenta dalla faringe dei condomini.
Alla fine della serata ci siamo spinti avanti nel tempo di un minuto. Il viaggio a bordo del Palo di Jeans è durato solo 60 secondi.