Grimilde si rifiutava di accendere i fari perché non voleva avere gli occhi appariscenti. Magari fosse come sua cugina Valeria! Quando abbiamo parcheggiato Grimilde a San Samuele sul Postino, mio fratello Ottaviano Carlangelo Sebastiano, detto il Turco di Shanghai, pensava di aver lasciato le chiavi del suo iLampione (l’Iphone locale) nel portabagagli. Quando aprì il bagagliaio scoprì che una talpa aveva fatto il nido sull’enciclopedia russa ( di notte ) di papà. Si sa che al giorno d’oggi (e di ieri) i nomi delle talpe non hanno importanza, ma il nido si chiama Luigino. Siamo andati a mangiare al ristorante “Il Fogliame dell’idraulico” . La specialità della casa era il coniglio al tubo, ma io non ho mai capito un tubo dei conigli, e così ho ordinato un piatto di noccioletti scandagliati alla norvegese. Il cameriere Otto Von Pappen, fratello del tipo della vespa, ci portò una bottiglia di champagne al cioccolato. Nonna Remigiarianna la stappò e il tappo partì a razzo verso l’acquario delle cosce di pollo, che iniziarono a rimbalzare minacciosamente verso di noi, e così fuggimmo. Vagando come una busta di patatine vuota trasportata dal vento, raggiungemmo la galleria d’arte “M.Zucchi”. Il direttore, Michelangelangelo Kway, ci invitò ad ammirare il quadro “Il gratin di peperoni” che raffigura un avvocato che nuota con le stampelle. Tra la folla notai che c’era un tipo (anzi un topo) che firmava autografi di pelle di pollo a tutte le lucertole presenti in sala. Si trattava di Virginiangelo McBottiglia, detto Coso,attore protagonista della fiction “Ci vediamo a Strasburgo verso le otto e un quarto”. Ci siamo avvicinati a McBottiglia, ma ovviamente i suoi due energumeni di guardia avevano delle libellule nelle loro camicie e le usarono per far crollare la Colonna del Gufo. Il rumore della Colonna, simile a un migliaccio, ci costrinse a fuggire a tibie levate verso le porte scodinzolanti di Grimilde. Al ritorno ci siamo fermati all’autogrill (con due L) della famiglia Pizzicabiglie. Il proprietario è un lampione di una vespa, Zio Domenico Pierquaqquarello Pizzicabiglie, detto Zio Quadrato, lontano cugino di nonno Giangilberto. Abbiamo assaggiato la specialità di Nonna Pizzicabiglie, la zuppa di zuppe di lenticchie al pomodoro giallo. Sapeva di piume di ghepardo, con un retrogusto di montone di paglia. Sulla strada per Forlimpopoli, la Televisione di sale, una squadra di pompieri organizzata con il 4-4-2 bloccava il passaggio perché era scoppiato un incendio sulla collina del Tonno a strisce. Fortunatamente, in quel momento stava passando il carro a 7 ruote e una rotella della band “Le Zanzare con la Y” e i pompieri hanno dovuto sgombrare la strada. Insomma, è stata proprio una giornata.